Quest’anno il premio Nobel per la pace è stato assegnato a tre donne, due liberiane e una yemenita, per "la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per i diritti delle donne a partecipare alla costruzione della pace".
Vale la pena conoscere tutte e tre, per cui ve le presento brevemente.
- La prima è la presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna ad essere stata eletta capo di Stato in Africa e la prima donna nera in assoluto nel mondo a vincere le elezioni presidenziali. La sua formazione è articolata e internazionale: diplomata al College of West Africa, nel 1964 ha ottenuto il Bachelor of Business Administration in contabilità al Madison Business College a Madison - Wisconsin, nel 1970 ha conseguito un diploma in economia presso l'Università del Colorado, e nel 1971 il Master of Public Administration presso l'Università Harvard. «Giuro che non tradirò le vostre speranze», ha detto quando è stata eletta il 16 gennaio 2006. In effetti viene considerata la dama di ferro di Monrovia per la sua competenza e determinazione nel promuovere il processo di pace liberiano. Ha collaborato alle campagne internazionali di Emma Bonino e si è fatta potente portavoce dei diritti umani dimostrando che è possibile coniugare un’attenzione esperta all’economia e una fermezza tenace per il rispetto dei diritti del suo popolo;
- la seconda è la militante liberiana Leymah Gbowee, leader del movimento pacifista Women of Liberia Mass Action for Peace e di altre organizzazioni. La sua battaglia non violenta ha avuto inizio nel 2002, a partire da un movimento di donne che, vestite di bianco, cantavano e pregavano per la pace. Da allora il movimento, che ha adottato anche la famosa strategia dello «sciopero del sesso», è diventato così importante da essere incluso nei negoziati di pace in Ghana. L’impegno della Gbowee si è particolarmente focalizzato sul recupero degli ex bambini-soldato dell'esercito dell’ex presidente Charles Taylor, come possiamo vedere anche dal documentario 'Pray the devil back to hell' del 2008.
- La terza è l’attivista per i diritti civili Tawakkul Karman, che è a capo del gruppo “Women Journalists Without Chains” (“Giornaliste senza catene”) da lei creato nel 2005 «È un premio per me, ma soprattutto per tutte le donne dello Yemen», ha dichiarato alla televisione satellitare Al Arabiya, di Tawakkul Karman. Un riconoscimento particolarmente pregnante per la Karman, che lo scorso 23 gennaio era stata arrestata e accusata di promuovere manifestazioni anti-regime.
Dal 1901, data in cui si è consegnato il primo prestigioso premio Nobel per il mantenimento della pace, sono state solo 15 le donne che lo hanno ricevuto:
- 2011: Ellen Johnson Sirleaf et Leymah Gbowee (Liberia), e Tawakkol Karman (Yemen);
- 2004: Wangari Maathai (Kenya);
- 2003: Shirin Ebadi (Iran);
- 1997: Jody Williams (Usa);
- 1992: Rigoberta Menchu Tum (Guatemala);
- 1991: Aung San Suu Kyi (Birmania);
- 1982: Alva Myrdal (Svezia);
- 1979: Madre Teresa (Indoa);
- 1976: Mairead Corrigan e Betty Williams (Gran Bretagna);
- 1946: Emily Greene Balch (Usa);
- 1931: Jane Addams (Usa);
- 1905: Bertha von Suttner (Austria)
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