mercoledì 27 giugno 2012

ARRIVEDERCI, NORA!


Ieri è mancata Nora Ephron. Registra, sceneggiatrice e saggista, il suo talento è stato tra i più amati degli ultimi 20 anni. Chi non ha visto almeno qualcuno dei suoi film? Si pensi a “Insonnia d'amore (1993), a “Michael (1996), a “C'è posta per te” (1998), a “Julie & Julia (2009)… Sono tra i titoli più amati in assoluto dagli spettatori di tutto il mondo e pongono per una volta in primo piano l’esperienza femminile come degna di attenzione, dimostrando non solo che se ne può parlare e che vale la pena farlo, ma anche che lo si può fare in modo divertente, intelligente, provocatorio e di successo.

In questi 71 anni il suo contributo non solo all’arte e all’intrattenimento, ma anche alla voce femminile nella cultura internazionale è stato eccezionale.  

Laureata al Wellesley College, ha iniziato a scrivere del movimento femminista sull’Esquire fin dagli anni ’70 e alla classe 1996 della sua Università ha dichiarato: “Qualunque cosa scegliate, qualunque strada percorriate, spero sceglierete di non essere delle ‘signore’. Spero troviate il modo di infrangere le regole e creare un po’ di scompiglio. E spero anche che alcuni di quegli scompigli scegliate di crearli in favore delle donne”.

In un bell’articolo che vale la pena di leggere, Lisa Belkin sottolinea tra i tanti anche uno specifico contributo che Nora Ephron ha lasciato a una generazione intera. Mi riferisco alla scena di “Harry ti presento Sally” in cui Meg Ryan finge un orgasmo e in cui nel vederla un’altra donna nello stesso locale ordina ciò che ha preso lei. È una scena iconica, divertentissima e rivelatrice: ogni donna che l’ha vista si è riconosciuta e ha sentito rivendicata per sé un’esperienza della propria sessualità come spesso centrata sulla gratificazione maschile e al contempo come aspirazione legittima al proprio piacere – entrambi spaccati che raramente trovano voce nel discorso pubblico. Ma più di ogni altra cosa quella scena ha detto che il sesso per le donne può essere “qualcosa da celebrare, non qualcosa di cui vergognarci. Basta fare finta e giocare – a meno che non vi piaccia così”.

Infine, ci ha lasciato un monito preziosissimo: “Soprattutto, siate le eroine della vostra vita, non le vittime”.

giovedì 21 giugno 2012

La Legge 194 è costituzionale


Oggi condivido con voi l'articolo di Repubblica a proposito della sentenza sulla Legge 194.

"Legge 194 è costituzionale" - La Consulta respinge il ricorso

ROMA - La Corte costituzionale ha oggi dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge n. 194 sull'aborto, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto. Una nuova conferma per la norma che dal 1978 consente e disciplina in Italia l'interruzione volontaria di gravidanza.

La 194 era arrivata di fronte alla Corte 1 in seguito alla richiesta di una ragazza minorenne di Spoleto di ricorrere all'aborto senza informare i suoi genitori. Il giudice aveva ritenuto che la norma violasse, in particolare, gli articoli 2 e 32 della Costituzione, rispettivamente sui diritti inviolabili dell'uomo e sulla tutela alla salute, e citava a sostegno della sua tesi una sentenza della Corte di Giustizia Ue sul tema dell'embrione umano.

La sentenza non è stata preceduta da udienza pubblica: i giudici si sono direttamente riuniti in Camera di Consiglio per discutere, anche perché nessuna parte si era costituita e in questo caso il regolamento della Corte prevede che si possa andare subito a pronunciamento. A difesa della legge in vigore è intervenuto l'avvocato dello Stato, Maria Gabriella Mancia.

Ora bisognerà attendere le motivazioni della sentenza scritte dal giudice Mario Rosario Morelli (lo stesso che nel novembre 2008 disse sì all'interruzione dell'alimentazione per Eluana Englaro). Intanto la sentenza viene già accolta
con sollievo da quanti e quante - soprattutto sul web - si erano mobilitati per scongiurare uno snaturamento della legge. La settimana scorsa, infatti, un gruppo di blogger e associazioni femministe aveva lanciato una battaglia a sostegno della norma 2, sotto l'hashtag #Save194. Le stesse che oggi hanno manifestato con striscioni e volantini fuori dal palazzo della Consulta, in attesa della decisione.

Soddisfatti anche Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, e Livia Turco, del Gruppo Pd alla Camera: "Si dimostra ancora una volta - ha dichiarato la deputata - che l'impianto della legge 194 è inattaccabile perché basata su un giusto equilibrio fra la scelta e la salute della donna e la tutela della vita". A cui si aggiungono anche il governatore della Puglia Nichi Vendola e la deputata democratica Anna Paola Concia.

La sentenza, però, ha trovato anche pareri contrari. Alfredo Mantovano, coordinatore politico dei circoli 'Nuova Italia', ha accusato la Corte di prendere decisioni pilatesche sui temi dettati dell'Ue. "Quella di oggi - ha detto - è stata una occasione persa per la Consulta; per chi ritiene che la vita sia il fondamento del vivere civile è uno sprone in più per proseguire una fondamentale battaglia culturale e di aiuto sociale".

Si fa sempre più difficile quindi il percorso delle sei proposte di legge per un intervento sulla 194, depositate da Luca Volontè, Giampiero D'Alia e Rocco Buttiglione dell'Udc, e da Emerenzio Barbieri e Renato Farina del Pdl. Le modifiche prevederebbero un contributo mensile per le donne che rinunciano ad abortire, una commisione parlamentare sul funzionamento dei consultori, il reato di procurato aborto, la ventesima settimana come limite per proter interrompere la gravidanza e il divieto di ricorrervi nel caso in cui il feto presenti delle patologie curabili. Contro corrente invece la proposta della radicale Farina Coscioni, che chiede invece più libertà per la donna di gestire la gravidanza, dai 14 anni in su, e contraccezione totalmente accessibile per le minorenni".

Fonte: Repubblica

martedì 19 giugno 2012

#SAVE194



Domani sarà una giornata importante per la legge 194, meglio conosciuta come legge sull'aborto, perché la Corte Costituzionale prenderà in esame alcuni dei suoi punti. È un tema spinoso, che va trattato con attenzione, competenza e rispetto. 

Il lavoro che si sta facendo nel blog di Loredana Lipperini mi pare molto pregevole proprio tenendo a mente questo, e mi preme condividerlo con voi per essere informati su un tema che ci riguarda tutti e che è troppo importante perché venga lasciato a uno sbadiglio distratto tra una cronaca nera e una sfilata nei telegiornali. Leggerlo vale veramente la pena, e ve lo consiglio di cuore. 

C’è anche un evento su Facebook chiamato #SAVE194 che consiste nell’iniziativa di mettere per un giorno come propria immagine di profilo quella che vedete qui sopra e che ricorda a tutti in modo semplice ma efficace e forte che cosa implicherebbe una modifica di questa legge.

martedì 12 giugno 2012

AUGURI A MARGHERITA HACK


Margherita Hack è una delle più note e apprezzate astrofisiche e divulgatrici scientifiche d'Italia. Affiancando attività scientifica e impegno politico, è diventata nel tempo uno dei nomi più riconoscibili e stimabili dell'intellighenzia del nostro Paese. 

Oggi festeggia 90 anni, e le donne italiane festeggiano con lei, o per lo meno io personalmente festeggio con lei, perché celebro i suoi successi che costituiscono un passo in più nella direzione giusta rispetto all'immagine che mi piacerebbe che le donne avessero nel mondo. 

Tanti auguri, Margherita: sei un fiore all'occhiello per tutte noi!

giovedì 7 giugno 2012

IT'S A HARD KNOCK LIFE (FOR GIRLS)



"Lo sapevate che i personaggi maschili sono più del doppio di quelli femminili?
Lo sapevate che solo il 32% dei protagonisti è una donna?
Lo sapevate che non c'è praticamente nessuna ragazza sovrappeso in tv?
E' chiaro che le ragazze hanno vita dura nella tv per ragazzi..."

Così comincia questo brillante video-rivendicazione "It's a hard knock life (for girls)", che dà voce alla frustrazione di essere sempre rappresentate come personaggi di supporto dei protagonisti maschili e di essere squalificate, svilite e ghettizzate dai programmi così come dalle pubblicità, che perpetuano i vecchi, triti stereotipi, li incoraggiano, se ne imbeverano, e rimangono ciechi di fronte alle diversità, alla forza e alla volizione delle bambine, delle ragazze e delle donne.

Davvero una bella iniziativa, ben realizzata e piena di quella verve e di quella passione brillante che la tv per ragazzi ignora. Ottimo lavoro, ragazze!