domenica 26 giugno 2011

CAMBIA IL VENTO, MA IL SESSISMO È LO STESSO


Il maschilismo evidentemente non ha partito. Lo conferma il manifesto della Festa dell’Unità svoltasi questa settimana a Roma (23-24 giugno 2011) che recita “Cambia il vento” e mostra una variante della classica immagine di una gonna che si alza al vento, alla Marilyn Monroe o alla Woman in red, per capirci.

La segreteria di partito si difende così: “Un paio di gambe sono automaticamente equiparabili a un’immagine offensiva o volgare come quelle delle ‘olgettine’ che circolano sul web? Sono la stessa cosa o c’è una differenza? Qual è il confine oltre il quale comincia la mercificazione o l’uso improprio? Il manifesto è una citazione pubblicitaria, una rievocazione di Marilyn Monroe del film Quando la moglie è in vacanza, divenuta un’icona. Può piacere o non piacere. Ma è davvero riprovevole? Utilizziamo questa occasione per ragionare insieme su come si combatte la vera mercificazione del corpo delle donne anche nella comunicazione politica”.

Su una cosa sono d’accordo: è il caso di “utilizzare questa occasione per ragionare insieme su come si combatte la vera mercificazione del corpo delle donne anche nella comunicazione politica”, ovvero di denunciare come maschilista, avvilente e degradante questa scelta del PD.
È come quando si dice che “la fica fa girare il mondo”. Sarà, ma per me che non sono lesbica non è così, e io sono parte del mondo. Qui è la stessa cosa: il manifesto si rivolge chiaramente a un pubblico maschile attraverso il corpo della donna. Non è una questione di volgarità, di piacere o di non piacere, ma di esclusione delle donne quale interlocutore politico e della loro mercificazione per il consumo maschile. Donne come oggetto, non come soggetto politico (donne il cui voto, fra parentesi, è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno, come ha giustamente fatto notare il comitato nazionale di "Se non ora, quando").

Che sia una citazione è evidente: è ciò che si decide di citare che può essere più o meno appropriato. Ecco quello che si coglie da questa citazione: cambia il vento, e ci riporta dritti agli anni ’50.

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