domenica 2 ottobre 2011

RICK PERRY E LE DONNE


Uno dei principali candidati alla corsa per la Casa Bianca nelle elezioni del 2012 in casa repubblicana è l’ex governatore del Texas, Rick Perry. Perry è stato più volte descritto come una sorta di George W. Bush sotto steroidi. E pensare che all’epoca pensavo non si potesse fare peggio di Bush… Ingenuità di gioventù…

Vi spiego quello che mi preoccupa nel caso in cui Perry diventasse il quarantacinquesimo presidente USA. O meglio, mi soffermo qui su una piccola parte di ciò che mi inorridisce, quella che riguarda il futuro delle donne.

In qualità di governatore, Perry ha adottato una politica ferocemente antiabortista, arrivando ad appoggiare un emendamento della Costituzione che renda l’IVG illegale e approvando una legge che costringe le donne che intendono abortire a sottoporsi a un’ecografia nelle 72 - 24 ore che precedono l’intervento in modo che tutte, senza eccezioni, vedano il feto e ne ascoltino il battito cardiaco. Pazienza che questo comporti un maggiore trauma per le donne e non sia un efficace metodo di prevenzione dell'aborto. Questi sono dettagli per Perry.

Ehi, ma... Aspetta! Io lo conosco un buon modo efficace per diminuire il numero degli aborti! Una migliore consapevolezza e competenza sui metodi contraccettivi! Perry la appoggerà di sicuro, visto quanto tiene a questo tema, no?
No. Perry ha tagliato di due terzi i fondi per la pianificazione della procreazione e si è schierato contro qualunque forma di educazione sessuale che non sia l'esclusiva promozione dell’astinenza. Peccato che il Texas sia al terzo posto tra gli Stati americani con il più alto tasso di nascite, e che una ricerca del 2005 abbia evidenziato che gli adolescenti texani facevano più sesso dopo aver frequentato programmi esclusivamente centrati sull’astinenza. Ma, di nuovo, per Perry questi sono dettagli.

Naturalmente, una volta nati, i bambini non sono più affar suo pare, visto che il Texas ha il primato di essere lo Stato americano con più bambini privi di assicurazione sulla salute, con più adulti senza un diploma e con lavori con un salario minimo.

Perché ci interessa? Perché l’Italia guarda all’America da sempre, e la nostra cultura è altamente esposta alla loro. Una virata nella sensibilità ai diritti delle donne contribuisce a spostare l’asse del dibattito mettendo a repentaglio le conquiste faticose e fondamentali che abbiamo fatto finora.


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