Oggi è la festa
della liberazione, e siamo tutti cresciuti conoscendo le storie dei partigiani,
leggendo romanzi che raccontavano delle loro gesta, studiandole nei libri di
storia, ascoltandole raccontare a volte dal vivo. Sono storie importanti per la
nostra identità di italiani.
Come succede
regolarmente però, non si fa quasi menzione del ruolo delle donne nella
liberazione d’Italia. Dov’erano le donne? Che cosa facevano?
La partigiana Ada Gobetti ha dichiarato: “Nella Resistenza la donna fu presente ovunque: sul
campo di battaglia, come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come
nella piazza o nell’intimità della casa. Non vi fu attività, lotta,
organizzazione, collaborazione a cui ella non partecipasse. Come una spola in
continuo movimento costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il
tessuto sotterraneo della guerra partigiana”.
Ecco i numeri di questo
tessuto sotterraneo:
- Partigiane: 35.000
- Patriote: 20.000
- Gruppi di difesa: 70.000 iscritte
- Arrestate, torturate: 4.653
- Deportate: 2.750
- Commissarie di guerra: 512
- Medaglie d'oro: 16
- Medaglie d'argento: 17
- Fucilate o cadute in combattimento: 2.900
- Patriote: 20.000
- Gruppi di difesa: 70.000 iscritte
- Arrestate, torturate: 4.653
- Deportate: 2.750
- Commissarie di guerra: 512
- Medaglie d'oro: 16
- Medaglie d'argento: 17
- Fucilate o cadute in combattimento: 2.900
Quest’anno, nel
celebrare la liberazione, ricordiamoci anche di loro.