mercoledì 11 aprile 2012

SESSO IN PRIMA PAGINA


L’11 agosto 2011 il Science Daily ha riportato la notizia che una recente ricerca sociologica dell’Università di Buffalo ha verificato che negli ultimi decenni la rappresentazione delle donne nei media si è progressivamente sessualizzata, mentre non è avvenuto altrettanto nella rappresentazione degli uomini.
La ricerca, che è uscita già nel numero di settembre 2011 della rivista scientifica Sexuality & Culture, è stata condotta dalle ricercatrici universitarie Erin Hatton e Mary Nell Trautner attraverso l’analisi delle copertine della rivista Rolling Stone dal 1967 al 2009. Le ricercatrici spiegano che hanno optato per Rolling stone per la sua ampia tiratura, stabilizzatasi da decenni come punto di riferimento nella cultura pop,  e perché non affronta specificatamente questioni relative alla sessualità, ma parla di musica, politica, film, TV, attualità, e quindi è una sorta di finestra sul modo in cui maschi e femmine vengono rappresentati nella cultura pop.
Le autrici hanno sviluppato una “scala di sessualizzazione” per analizzare le copertine, in modo da poter attribuire un punteggio che quantificasse la sessualizzazione (se ad esempio l’immagine mostrava labbra socchiuse e mostrava la lingua, se ritraeva persone nude, se utilizzava in linguaggio esplicitamente sessuale, etc.) e hanno identificato tre categorie di immagini: a) prevalentemente non sessualizzate (punteggio 0-4); b) sessualizzate (punteggio 5-10); c) iper-sessualizzate (punteggio 11-23)
Ecco in dettaglio i risultati: negli ultimi 40 anni, le immagini sessualizzate degli uomini sono passate dall’11% al 17% (con un incremento del 55%), con il 2% delle rappresentazioni iper-sessualizzate; le immagini sessualizzate delle donne sono passate dal 44% all’83% (con un incremento dell’89%), con il 61% delle rappresentazioni iper-sessualizzate. Per rendere l’idea graficamente:

Le ricercatrici così commentano i risultati: “Non pensiamo che sia un problema rappresentare le donne in modo sexy. Pensiamo però che sia un problema che quasi tutte le immagini di donne le rappresentino non solo come “donne sexy”, ma come oggetti passivi del piacere sessuale di un altro”.
Le conseguenze negative di questo trend sono molte e profonde, sia per gli uomini che per le donne: “La rappresentazione sessualizzata delle donne legittima ed esacerba la violenza contro donne e bambine, le molestie e gli atteggiamenti misogini di uomini e bambini”, spiegano le autrici nell’articolo del Science Daily: “Immagini del genere portano anche a una maggiore insoddisfazione verso il proprio corpo e/o problematiche alimentari nelle donne, nelle bambine e anche negli uomini; si è visto inoltre che portano a una diminuzione dell’appagamento sessuale sia negli uomini che nelle donne”, concludono.
Però vendono meglio, per cui, chiamatemi cinica o pessimista, ma non mi aspetto che le cose stiano per cambiare, se non in peggio.

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