martedì 20 dicembre 2011

PER NATALE VORREI… UN PO’ MENO SESSISMO




Caro Babbo Natale,
qualche giorno fa ho letto un interessante post sull’ottimo blog Un altro genere di comunicazione in cui si mostravano queste due fotografie tratte dal catalogo Auchan che arriva nelle case di tutti noi.
Noti qualcosa?
Dunque, ti aiuto io. Per i bambini il mondo è colorato, diverso, pieno di possibilità; per le bambine il mondo è rosa. E poi rosa. E ancora rosa. Solo rosa. Vedi?

Il mondo dei bambini comprende viaggi, lavori, avventure, movimento. Per le bambine ci sono bambolotti, trucchi e infinite varianti di elettrodomestici. Ebbene sì, l’uomo è destinato a realizzarsi facendo grandi cose nel mondo, la donna rimarrà a casa ad accudire i bambini, a passare l’aspirapolvere, a rendersi attraente, a fare la lavatrice, a cucinare, … Sembrerà una cosa da poco, ma penso che invece sia grave e importante perché i messaggi impliciti sono i più difficili da rifiutare e da scardinare, e le bambine rischiano di crescere identificandosi in modo a-problematico in questo modello perpetuandolo così di generazione in generazione. Niente di male a fare le mamme o a cucinare, intendiamoci: il problema è che c’è solo questo. Nessun’altra possibilità: una condanna.

Allora io, caro Babbo Natale, quest’anno ti chiedo questo: una maggiore uguaglianza e più possibilità sia per i bambini che per le bambine, sia per gli uomini che per le donne.
E non lo voglio solo sotto l'albero: lo voglio ovunque e tutti i giorni. Perché siamo state brave, fin troppo.
E allora, la prossima tutina per la bimba sia pure rosa, ma porti la scritta: “Macché principessa, chiamatemi presidente”!

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