lunedì 18 aprile 2011

LE FILOSOFIE FEMMINISTE


Questo testo di Adriana Cavarero e Franco Restaino, "Le filosofie femministe", è un’antologia di alcune delle principali pagine del pensiero femminista italiano e internazionale. La raccolta è preceduta da un utile, per quanto estremamente conciso, excursus prima storico e poi tematico, attraverso le ondate del pensiero femminista e i suoi contenuti principali, organizzati anche per coerenza geografica. L’introduzione è piuttosto chiara e, sebbene l’autrice sia personalmente coinvolta e citata tra i contributi di spessore italiani, con la sua specifica prospettiva filosofica, è evidente che tenta di essere il più corretta possibile anche nel presentare riflessioni che non condivide.
Per quanto mi riguarda, sono stata particolarmente colpita dalle riflessioni che poggiano sul costrutto di identità e di linguaggio performativo (che “assume sostanzialmente il linguaggio come sistema di significazione che non rispecchia le cose significate bensì le produce” perché “Non ci sono appunto cose materiali la cui realtà sia preesistente e autonoma rispetto al linguaggio che le nomina, bensì c’è solo il discorso che, dicendole, le produce e, soprattutto, produce allo stesso tempo il loro posizionamento come materia esterna al linguaggio”, pagg. 107 e 108), con tutto ciò che questo comporta per il potere dirompente di analisi dello status quo così come della sua possibile destabilizzazione.
Quello di cui invece mi rammarico è lo spazio concesso alla prospettiva psicanalitica post-freudiana, che recupera quella che tanto femminismo aveva giustamente criticato come asfissia fallocentrica e giudaico-moralista, che avallava e promuoveva un patriarcato pseudo-scientifico. Di converso, pochissimo spazio è stato dato ai tanti fecondi contributi della psicologia interazionista contemporanea (anche italiana), molto più appropriata e interessante sia da un punto di vista teorico che epistemologico.
Al di là di questo, mi pare una buona, seppur rapida e parziale, panoramica su alcune voci essenziali delle filosofie femministe. Un buono spunto di partenza, se preso come tale.

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