lunedì 5 settembre 2011

LA DISINFORMAZIONE SESSISTA DI “FOCUS”


Qualcuno di voi avrà senz’altro visto la copertina di settembre della rivista “Focus”, e avrà notato che ne esiste una doppia versione: maschile e femminile. In ciascuna viene mostrato un uomo o una donna nudi, visto che il tema dell’approfondimento riguarda i genitali maschili e femminili attraverso la storia, l’arte, la religione, il linguaggio, etc.
Peccato che, come potete vedere nell’immagine, l’equivalente femminile del pene sia indicato come “vagina” e non, come sarebbe stato corretto, “vulva”. E che c'è di tanto male in fondo? Anche noi pensiamo in questi termini a livello di vita quotidiana, di senso comune. Vero. Però qui siamo in un contesto diverso, quello di una rivista di divulgazione scientifica che sta offrendo specificatamente una riflessione sui linguaggi - scientifico e quotidiano - per indicare i genitali.
E tuttavia la mia aspettativa rispetto al livello di competenza scientifica del giornale è, diciamolo, piuttosto bassa (anche se mi sarei augurata una preparazione maggiore di quella dei corsi di educazione sessuale delle scuole medie), per cui non è questo il piano rispetto al quale mi sono più scandalizzata.
Ciò che mi ha profondamente turbato è il sessismo implicito in questo errore. Sì, perché la vulva, il reale corrispettivo femminile del pene, comprende sì l'apertura vaginale, ma anche il monte di Venere, le labbra (piccole e grandi), l'imene, l’orifizio uretrale, il clitoride e il prepuzio clitorideo.
Far coincidere gli organi genitali femminili con la sola vagina vuol dire ridurli a quella sola porzione che accoglie l’organo genitale maschile (come suggerisce la stessa etimologia del termine). E, piccolo dettaglio, si scotomizza proprio la fonte di piacere dell’anatomia femminile, il clitoride. Sì, perché il glande del clitoride, pur nelle sue piccole dimensioni, conta il doppio di terminazioni nervose rispetto al glande del pene, tanto che, con buona pace di Freud (che considerava l’orgasmo clitorideo una forma di infantilismo femminile e l’orgasmo vaginale il piacere maturo delle vere donne), le ricerche ci dicono che l'orgasmo cosiddetto vaginale non sarebbe che l’effetto della stimolazione delle radici del clitoride attraverso le pareti della vagina.
Il clitoride però non ha funzioni riproduttive, e non è essenziale al piacere maschile, per cui Focus, nella sua prospettiva fallocentrica, decide che in fondo se ne può fare a meno, senza farsi limitare da dettagli come la correttezza scientifica di ciò che dice e perpetuando lo stereotipo della sessualità femminile limitata a un buco per l’uomo.
Complimenti per la disinformazione scientifica. Ce n’era proprio bisogno.

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