venerdì 23 settembre 2011

L'ITALIA DEI VALORI E DEL VALORE DELLE DONNE


Il partito di Di Pietro L’Italia dei valori ha scritto una petizione che presenterà domani a Milano e venerdì a Palermo, con la quale intende sollecitare gli Stati Membri della Commissione Europea affinché si esprimano in favore dell’adozione in Italia e in tutta Europa delle 14 leggi europee più attente ai diritti delle donne. I temi spaziano dalla procreazione al lavoro, dalla famiglia alla rappresentanza politica e alla violenza
In queste due giornate, la senatrice Giuliana Carlino esporrà la ricerca “Le Clause del'Europe'enne la plus favorise'e'” dell'associazione 'Choisir la Cause des Femmes' fondata negli Anni ‘70 da Simone de Beavoir, Gisèle Halimi e Jacques Monod.
Ecco i provvedimenti selezionati dai ricercatori dell’associazione francese, così come riportati dal sito http://www.deltanews.net/:
- SCEGLIERE DI PROCREARE
1. Educazione sessuale (Danimarca): per l’educazione alla sessualità nella scuola primaria, per i centri di pianificazione familiare attrezzati con un sito internet che fornisca informazioni didattiche al personale incaricato.
2. Contraccezione (Paesi Bassi): per l’accesso alla contraccezione diretta, libera e gratuita. Lo Stato assicura informazioni, disponibilità e gratuità per minori e donne adulte.
3. Aborto (Svezia): per il rispetto della libertà delle donne di disporre del proprio corpo. Il termine legale deve essere di almeno 12 settimane, raggiungendo al massimo 18.
- FAMIGLIA: oasi d’affetto o trappola per le donne?
4. Matrimonio (Austria): per il primato concesso al matrimonio civile, integrando il matrimonio tra omosessuali come nella legge spagnola.
5. Divorzio (Spagna): per il dispositivo di divorzio non subordinato né una causa, né a un periodo di riflessione. Sussiste l’obbligo di aiuto con gli alimenti.
6. Contratti d’unione civile (Belgio): per il contratto di unione civile che garantisce, come il matrimonio, diritti di alto livello aperti sia agli eterosessuali che agli omosessuali.
7. Congedi parentali (Svezia): per il suo alto livello di remunerazione del congedo parentale basato sull’alternanza (parte del congedo riservata al padre).
8. Autorità parentale (Estonia): per l’istituzione dell’autorità parentale a partire dal legame di filiazione, l’esercizio congiunto dell’autorità parentale anche in caso di separazione, l’attribuzione giudiziale dell’autorità ad uno dei genitori ed al suo coniuge o convivente, indipendentemente dall’orientamento sessuale. L’istituzione dell’autorità parentale a partire dal legame di filiazione, l’esercizio congiunto dell’autorità parentale anche in caso di separazione, l’attribuzione giudiziale dell’autorità ad uno dei genitori ed al suo coniuge o convivente, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
- VIOLENZA: donne maltrattate, stuprate, costrette a prostituirsi
9. Violenza coniugale (Spagna): per la sensibilizzazione verso la violenza di genere nelle scuole, perché i giovani siano in grado di decriptare le immagini sessiste della pubblicità e dei media, per la formazione di interlocutori dei servizi pubblici sulle donne vittime di violenza, sulle misure di protezione di emergenza, per l’apertura di centri di accoglienza per le vittime, per le forti sanzioni contro gli autori di violenza abbinate a programmi di aiuto.
10. Stupro (Francia): per il riconoscimento giuridico dello stupro come reato con ampliamento della definizione legale e campo di applicazione, per il dispositivo di udienza a porte chiuse su richiesta della vittima, per la possibilità concessa alle associazioni di essere ammesse come parte civile, per l’approccio multidisciplinare previsto anche dalla legge spagnola.
11. Prostituzione (Svezia): per l’abolizione di fatto della prostituzione, per la penalizzazione del cliente, per l’impunità concessa alle prostitute, per la creazione di centri di accoglienza volti a favorire il reinserimento sociale con attenzione particolare alle vittime della tratta, per le campagne di informazione sviluppate in collaborazione con diversi ministeri (Salute e Interni), per la protezione alle prostitute che denunciano il protettore e la tratta.
12. Molestie (Lituania): per le disposizioni relative alle molestie presenti sia nel Codice del Lavoro che nella Legge sulla parità tra donne e uomini.
- LAVORO: l’indipendenza economica delle donne, fondamento di tutte le libertà
13. Codice del lavoro (Francia): per il Codice del Lavoro che conferma le maggiori conquiste sociali, per il regime pensionistico basato sulla logica della solidarietà.
- POLITICA: quale democrazia per le donne?
14. Iscrizione della parità nella Costituzione (Belgio): per avere inserito la parità nella Costituzione, includendo Consiglio dei Ministri e governi di Regioni e Comuni, per il dispositivo che impone la parità assoluta e delle quote in tutte le elezioni, per l’applicazione di sanzioni dissuasive nei casi di irricevibilità delle liste non conformi alla legge.
Come forse avrete notato, e come ricordato dalla Senatrice Carlino, “in questi provvedimenti selezionati dai ricercatori dell’associazione francese non è presente alcuna legge italiana, una lacuna inaccettabile, che rafforza l’urgenza di coinvolgere la Commissione Europea. È ora che la legislazione più progressista, giusta e democratica per le donne, vigente nella Comunità, sia garantita ad ogni donna di ogni Paese membro”.
È davvero ora.
Fonte: Delt@ Anno IX, n. 178 – 179  del 23 – 24 settembre  2011

Nessun commento:

Posta un commento